GLI OSPITI

Marco Ambrosino firma la proposta gastronomica di Sustanza e del bistrot ScottoJonno, oltre che del cocktail bar Archivio Storico (di proprietà di Luca Iannuzzi che unisce la miscelazione all’arte e alla cultura napoletana).
Cresciuto fin da bambino con l’idea di fare il giornalista antropologo, “per studiare e scrivere di come funzionano i paesi”, Marco lascia che questa passione sedimenJ e prenda corpo nella sua testa, affrontando la vita con la mente aperta e con un occhio diverso da quello dello chef. Sin dall’età di 14 anni riempie il suo tempo libero disegnando su ogni foglio ciò che vede e ciò che ancora non c’è, lavorando in pizzerie e ristoranti della zona, senza mai perdere il contatto con il suo mare e con il Golfo di Napoli. Gli anni del liceo scientifico prima e gli esami all’università di Economia dopo, rappresentano il periodo di formazione in cui Marco sviluppa un senso analitico e critico tutto suo, che non lo abbandonerà. Gli anni di studio si arresteranno, di colpo, davanti a un bivio. Dall’altra parte, a 23 anni, si presenta una grande occasione: entrare nella brigata di un ristorante 1 Stella Michelin a Ischia, il Melograno, agli ordini della chef. Una volta tornato in Italia, a Milano, nel 2014, trova il suo habitat al ristorante 28 Posti, dove inizia a proporre la sua idea di cucina unendo tutti i puntini della sua vita.
Marco è nato in una terra di mare, di pesca e non ha mai smesso di guardare la vita con quell’attitudine che caratterizza le persone che vivono in città portuali fatte di scambio, di incontro, di cultura.
Capisce che Napoli e Milano non sono poi così diverse. Affacciata sul Mediterraneo la prima, sul resto d’Europa la seconda.