GLI OSPITI

Per Andrea, tutto inizia nella sua terra natale, l'Italia, nella città laziale di Tarquinia, dove è nato e cresciuto, e dove fin dalla prima infanzia è stato ispirato dalla cucina, circondato dalla grande cucina italiana, e spinto avanti grazie al suo desiderio di viaggiare per il mondo. Di conseguenza, era sicuro del suo futuro: voleva unire le sue due passioni, la cucina e i viaggi, e farne un lavoro.
Selvaggini decide di dedicare la sua vita alla cucina e, dopo aver completato il percorso formativo presso la scuola di cucina, si reca direttamente in Francia e poi in Lussemburgo, per maturare le prime esperienze professionali. Ma dopo aver lavorato in alcuni bistrot di quei paesi, scopre dentro di sé una forte passione verso la scena Fine Dining. Ciò ha rappresentato una vera svolta nella sua vita. Selvaggini ha deciso di tornare in Italia e di lavorare prima nel ristorante Metamorfosi (1* Michelin) che lo ha completamente lasciato a bocca aperta in termini di creatività e stile di cucina e gli ha fatto capire che l'ambito del Fine Dining era la dimensione giusta per lui. Poi è andato a lavorare anche al ristorante Pascucci al Porticciolo (1* Michelin).
Il Fine Dining non è diventato una parte, ma la sua intera vita. Selvaggini ha continuato a soddisfare il suo desiderio di viaggiare e dopo le sue esperienze italiane, si è diretto in Spagna, per lavorare al fianco di uno dei più grandi chef spagnoli - Quique Dacosta nel suo ristorante 3 stelle Michelin a Denia.
Successivamente, un altro radicale cambio di scenario: Selvaggini è andato in Norvegia per lavorare al ristorante Maaemo, 3 stelle Michelin, dove ha trascorso due anni iniziando come chef de partie per poi diventare sous chef e concludere la sua carriera al Maaemo come chef R&D.
a sua seconda esperienza norvegese è stata al ristorante Kontrast (1*Michelin) e l'ultima, prima di cambiare completamente la sua vita, è stata al ristorante Einer dove è stato Head chef per 2 anni.
Durante la stagione autunnale del 2022, Andrea è entrato a far parte del Revier Hotel e ha aperto al suo interno un ristorante Savage.
Qua Selvaggini ricopre fin dall'inizio il ruolo di Executive chef e porta Savage alla sua prima stella Michelin dopo soli 7 mesi dall'apertura del locale.